Mi diletto ad andare talvolta a visitare altre località balneari e mi viene spontaneo confrontarle con la mia città natale. Al ritorno, invariabilmente, quando guardo la spiaggia e il lungomare, la riflessione è che, diversamente dagli altri luoghi turistici, passano i decenni ma il litorale mi sembra sempre quello degli
anni 60. Le cartoline di quell’epoca possono divergere rispetto alle attuali per un numero minore di ombrelloni, ma tutto il resto, salvo qualche eccezione, pare sempre uguale, compreso ciò che viene offerto ai clienti.
Allora sogno, come al solito ad occhi aperti, che gli operatori turistici non continuino a maledire ad ogni occasione la stagione e la Bolkestein ma si interroghino su come migliorare i propri servizi, evitando di ripetere, anno dopo anno, la stessa offerta, salvo qualche aumento della tariffa.
So che questi pensieri sono scomodi e attirano molte antipatie, ma vorrei tranquillizzare i critici: sono solo visioni.
Ariminum, luglio agosto 2019